
"Sii tu quel cambiamento che vuoi vedere nel mondo"
domenica 23 ottobre 2011
Veglia missionaria Diocesana - Testimoni di Dio

martedì 18 ottobre 2011
Carissimi amici anche quest'anno nella settimana della carità che si conclude con la Giornata Missionaria Mondiale celebreremo la veglia missionaria diocesana.L'appuntamento è per giovedi 20 Ottobre a Foggia nella parrocchia di S.Francesco Saverio alle ore 20:00.Avremo il piacere di condividere le emozioni di coloro che in quest'anno hanno avuto vissuto una forte esperienza al fianco dei più poveri in terra di missione o alle porte di casa nostra.Durante la celebrazione inoltre verrà dato il mandato a Maria Pia una ragazza di Operazione Mato Grosso che si accinge a partire per un lungo periodo in America Latina.
Carità è il tema di questa IV settimana dell’Ottobre Missionario, che
culmina con il grande appuntamento della Giornata Missionaria Mondiale,
domenica prossima.
Davvero un evento universale che si celebrerà in ogni Chiesa del mondo.
Dal Cuore di Dio parte il dinamismo della Missione che ci coinvolge: L’Amore del Padre che si comunica al mondo, in Cristo e nello Spirito, chiede a noi di farcene partecipi, portatori e testimoni gli uni per gli altri. Questa l’essenza della Carità che in Dio ha la Sorgente.
Non ci può essere tema più vasto. D’altra parte, è anche la ragione di vita di ogni uomo, continuamente alla ricerca, nel corso della sua esistenza, d'amare e di essere amato.
Davvero un evento universale che si celebrerà in ogni Chiesa del mondo.
Dal Cuore di Dio parte il dinamismo della Missione che ci coinvolge: L’Amore del Padre che si comunica al mondo, in Cristo e nello Spirito, chiede a noi di farcene partecipi, portatori e testimoni gli uni per gli altri. Questa l’essenza della Carità che in Dio ha la Sorgente.
Non ci può essere tema più vasto. D’altra parte, è anche la ragione di vita di ogni uomo, continuamente alla ricerca, nel corso della sua esistenza, d'amare e di essere amato.
lunedì 10 ottobre 2011
La terza settimana dell'ottobre missionario dal 10 al 16 ottobre è dedicata al tema della Responsabilità.
Una parola che diventa sempre più difficile trovare nelle nuove edizioni del vocabolario della vita di oggi: “la responsabilità è sempre degli altri e mai la nostra”!.
Letta in chiave missionaria, la realtà è ben diversa perché ogni cristiano è in prima persona responsabile dell’annuncio evangelico. Un annuncio che esige
l’attenzione al prossimo e all’ambiente in cui viviamo. Un impegno che muove dalla gratitudine per la Misericordia di Dio che ci chiama alla Vita. Nella settimana della Responsabilità, ogni giorno, Missio propone a singoli e famiglie, di offrire una specifica intenzione di preghiera, suggerendo invece a gruppi e comunità uno strumento di animazione: la Via Crucis, seguendo così i passi del primo Missionario che ha unito il suo dolore alle sofferenze del mondo.
lunedì 3 ottobre 2011
2° settimana dell'Ottobre Missionario
La seconda settimana dell’ottobre missionario è dedicata al tema della Vocazione.
La contemplazione mettendoci in ascolto della Parola, lascia intravedere nel profondo del cuore il disegno d’Amore a cui ci invita il Dio Misericordioso. Questa è la Vocazione (tema della seconda settimana) autentica di ogni uomo, di ogni cristiano, che si realizza in maniera diversa per ciascuno di noi e si esprime condividendosi. E’ la dimensione missionaria propria di ogni chiamata: la necessità di comunicare e condividere con gli altri il dono della fede. Una prospettiva che apre il nostro cuore e ci rende attenti ascoltatori delle attese, delle speranze, dei drammi e delle sofferenze del mondo intero.
Nella settimana della Vocazione, ogni giorno, Missio propone a singoli e famiglie, di offrire una specifica intenzione di preghiera, suggerendo invece a gruppi e comunità uno strumento di animazione: il Rosario Missionario, per meditare sui cinque misteri della vita di Gesù, legati ai temi delle cinque settimane dell’Ottobre missionario.
La contemplazione mettendoci in ascolto della Parola, lascia intravedere nel profondo del cuore il disegno d’Amore a cui ci invita il Dio Misericordioso. Questa è la Vocazione (tema della seconda settimana) autentica di ogni uomo, di ogni cristiano, che si realizza in maniera diversa per ciascuno di noi e si esprime condividendosi. E’ la dimensione missionaria propria di ogni chiamata: la necessità di comunicare e condividere con gli altri il dono della fede. Una prospettiva che apre il nostro cuore e ci rende attenti ascoltatori delle attese, delle speranze, dei drammi e delle sofferenze del mondo intero.
Nella settimana della Vocazione, ogni giorno, Missio propone a singoli e famiglie, di offrire una specifica intenzione di preghiera, suggerendo invece a gruppi e comunità uno strumento di animazione: il Rosario Missionario, per meditare sui cinque misteri della vita di Gesù, legati ai temi delle cinque settimane dell’Ottobre missionario.
lunedì 26 settembre 2011
1° settimana dell'Ottobre Missionario
Questa prima settimana, è la Contemplazione, condizione essenziale di qualsiasi forma di annuncio cristiano. Non si può essere missionari del Vangelo senza avere uno spirito contemplativo: quale Buona Notizia portiamo se non “conosciamo” Gesù attraverso la contemplazione assidua della Sua persona?
Per fare questo occorre che ci accostiamo alla Parola di Dio e al sacramento dell’Eucaristia. Solo così, possiamo vivere una autentica comunione con il Signore, compiere opere di carità, e avere la possibilità di saper comunicare al mondo il suo Vangelo.
Nella settimana della Contemplazione, ogni giorno, Missio propone a singoli e famiglie, di offrire una specifica intenzione di preghiera, suggerendo invece a gruppi e comunità uno strumento di animazione: l’Adorazione eucaristica, basata sul Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale 2011.
Preghiera del mattino o della sera
La
preghiera del mattino o della sera, può essere motivata da queste intenzioni:
Lunedì Perché sulle tavole di ogni
famiglia cristiana nel mondo non manchi mai il cibo per il corpo e quello della
Parola.
Martedì Perché il faticoso e difficile
apostolato non distolga i missionari dall’impegno della preghiera e della
contemplazione della Parola di Dio.
Mercoledì Perché i cammini pastorali
delle nostre diocesi siano fondati sulla centralità della Parola di Dio.
Giovedì Per tutti i sacerdoti, perché
l’ascolto assiduo della Parola li aiuti a vivere il proprio ministero nello
spirito del servizio.
Venerdì Per tutti coloro che nel
mondo soffrono a causa di ingiustizie sociali, perché trovino conforto nella
contemplazione della Parola.
Sabato Perché attraverso l’ascolto attento
della Parola, molti giovani riconoscano la voce del Padre che li chiama alla
missione, anche in terre lontane.
Domenica Perché
la Parola di
Dio di questa domenica aiuti la nostra comunità parrocchiale a sentirsi
protagonista dell’annuncio missionario.
Preghiera prima dei pasti
Prima di pranzo e/o di cena, si può pregare così:
Signore,
tu hai detto: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla
bocca di Dio”.
L’ascolto
della tua Parola ci renda capaci di condividere il nostro pane e il nostro
amore con chi soffre nella povertà. Amen.
venerdì 16 settembre 2011
Testimoni di Dio
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2011
PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2011
«Come
il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21)

Andate e annunciate
Questo obiettivo viene continuamente ravvivato dalla celebrazione della liturgia, specialmente dell’Eucaristia, che si conclude sempre riecheggiando il mandato di Gesù risorto agli Apostoli: “Andate…” (Mt 28,19). La liturgia è sempre una chiamata ‘dal mondo’ e un nuovo invio ‘nel mondo’ per testimoniare ciò che si è sperimentato: la potenza salvifica della Parola di Dio, la potenza salvifica del Mistero Pasquale di Cristo. Tutti coloro che hanno incontrato il Signore risorto hanno sentito il bisogno di darne l’annuncio ad altri, come fecero i due discepoli di Emmaus. Essi, dopo aver riconosciuto il Signore nello spezzare il pane, «partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme dove trovarono riuniti gli Undici» e riferirono ciò che era accaduto loro lungo la strada (Lc 24,33-34). Il Papa Giovanni Paolo II esortava ad essere “vigili e pronti a riconoscere il suo volto e correre dai nostri fratelli a portare il grande annunzio: “Abbiamo visto il Signore!”» (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 59).
A tutti
Destinatari dell’annuncio del Vangelo sono tutti i popoli. La Chiesa, «per sua natura è missionaria, in quanto essa trae origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre» (Conc. Ecum. Vat. II, Decr. Ad gentes, 2). Questa è «la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare» (Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). Di conseguenza, non può mai chiudersi in se stessa. Si radica in determinati luoghi per andare oltre. La sua azione, in adesione alla parola di Cristo e sotto l’influsso della sua grazia e della sua carità, si fa pienamente e attualmente presente a tutti gli uomini e a tutti i popoli per condurli alla fede in Cristo (cfr Ad gentes, 5).Questo compito non ha perso la sua urgenza. Anzi, «la missione di Cristo redentore, affidata alla Chiesa, è ancora ben lontana dal suo compimento … Uno sguardo d’insieme all’umanità dimostra che tale missione è ancora agli inizi e che dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio» (Giovanni Paolo II, Enc. Redemptoris missio, 1). Non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo e non hanno ancora ascoltato il suo Messaggio di salvezza.Non solo; ma si allarga la schiera di coloro che, pur avendo ricevuto l’annuncio del Vangelo, lo hanno dimenticato e abbandonato, non si riconoscono più nella Chiesa; e molti ambienti, anche in società tradizionalmente cristiane, sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede. È in atto un cambiamento culturale, alimentato anche dalla globalizzazione, da movimenti di pensiero e dall’imperante relativismo, un cambiamento che porta ad una mentalità e ad uno stile di vita che prescindono dal Messaggio evangelico, come se Dio non esistesse, e che esaltano la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali.
Corresponsabilità di tutti
La missione universale coinvolge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i battezzati, i quali sono «stirpe eletta, … gente santa, popolo che Dio si è acquistato” (1Pt 2,9), perché proclami le sue opere meravigliose.Ne sono coinvolte pure tutte le attività. L’attenzione e la cooperazione all’opera evangelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate ad alcuni momenti e occasioni particolari, e non possono neppure essere considerate come una delle tante attività pastorali: la dimensione missionaria della Chiesa è essenziale, e pertanto va tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli battezzati e sia le comunità ecclesiali siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla missione, ma in modo costante, come forma della vita cristiana. La stessa Giornata Missionaria non è un momento isolato nel corso dell’anno, ma è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere se e come rispondiamo alla vocazione missionaria; una risposta essenziale per la vita della Chiesa.
Evangelizzazione globale
L’evangelizzazione è un processo complesso e comprende vari elementi. Tra questi, un’attenzione peculiare da parte dell’animazione missionaria è stata sempre data alla solidarietà. Questo è anche uno degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale, che, attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per lo svolgimento dei compiti di evangelizzazione nei territori di missione. Si tratta di sostenere istituzioni necessarie per stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti; e anche di dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprattutto infantile, malattie, carenza di servizi sanitari e per l'istruzione. Anche questo rientra nella missione della Chiesa. Annunciando il Vangelo, essa si prende a cuore la vita umana in senso pieno. Non è accettabile, ribadiva il Servo di Dio Paolo VI, che nell’evangelizzazione si trascurino i temi riguardanti la promozione umana, la giustizia, la liberazione da ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto dell’autonomia della sfera politica. Disinteressarsi dei problemi temporali dell’umanità significherebbe «dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e bisognoso» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 31.34); non sarebbe in sintonia con il comportamento di Gesù, il quale “percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e infermità” (Mt 9,35).Così, attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa, il cristiano diventa costruttore della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato, e collabora alla realizzazione del piano salvifico di Dio per tutta l’umanità. Le sfide che questa incontra, chiamano i cristiani a camminare insieme agli altri, e la missione è parte integrante di questo cammino con tutti. In essa noi portiamo, seppure in vasi di creta, la nostra vocazione cristiana, il tesoro inestimabile del Vangelo, la testimonianza viva di Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa.
La Giornata Missionaria ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di “andare” incontro all’umanità portando a tutti Cristo. Nel suo nome vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica, in particolare a quanti maggiormente faticano e soffrono per il Vangelo. BENEDICTUS PP. XVI
sabato 2 luglio 2011

IL PROSSIMO 30 GIUGNO SCADONO LE ISCRIZIONI AL MISSIO.EDU
AFFRETTATEVI AD ISCRIVERVI, CI SONO ANCORA ALCUNI POSTI DISPONIBILI
ALLA SCUOLA DEI POPOLI PER DIALOGARE CON IL MONDO
L'estate si avvicina e con essa tutte le attività di formazione che come sempre arricchiscono il nostro cammino.
CHE COS'È? - Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al MISSIO.EDU, dal 24 al 31 luglio, a Genova. È una proposta formativa di Missio giovani, rivolta a tutti coloro che hanno dai 18 anni in sù.
È una scuola di formazione missionaria per chi già presta un servizio di animazione nei CMD, nei vari gruppi giovanili parrocchiali e degli Istituti missionari presenti sul territorio.
Si collega al progetto decennale della CEI sull’emergenza educativa.
QUALI ARGOMENTI? - Ecco gli argomenti che saranno trattati, a vari livelli, da un esperto in materia alternando il momento teorico e pratico rispettivamente la mattina ed il pomeriggio:
*
SPIRITUALITÀ MISSIONARIA. L’impegno giovanile alla luce della Parola di Dio.
*
IL BLOG E LA MISSIONE. I nuovi confini dell’Annuncio.
*
NUOVI STILI DI VITA. Consumo critico e commercio equo; crisi ecologica e salvaguardia del creato.
*
ESSERE GIOVANE CONTROCORRENTE. L’impegno cristiano vissuto negli ambienti di vita quotidiana.
*
MONDIALITÀ. Dialogo interculturale e interreligioso; educazione alla pace; nuove dinamiche educative.
*
I FONDAMENTI DELLA MISSIONE. Missio e la cooperazione missionaria tra le Chiese.
DOVE, QUANDO E QUANTO? - A Genova, dal 24 al 31 luglio 2011. La quota d’iscirzione è di € 200.
compilare la scheda d'iscrizione on line direttamente da qui entro il 30 giugno così da comunicare per tempo alla struttura che ci ospiterà il numero esatto dei partecipanti ed evitare così costi aggiuntivi per gli eventuali ritardi.
Per l'acconto sulla quota di partecipazione, non preoccupatevi di farlo subito, ciò che è più importante è l'iscrizione, il resto della quota si verserà direttamente all' arrivo a Genova.
Vi aspettiamo e siamo certi che torneremo a casa tutti ancora più ricchi!!
Per avere più informazioni: scrivici a giovani@missioitalia.it; chiamaci allo 06.66502640
Campo di lavoro "Io ci sto" a cura dei padri Scalabriniani

Campo di lavoro “Io Ci Sto”
“Io ci sto” è un campo di lavoro che nasce come servizio di supporto alle attività rivolte agli immigrati e ai più poveri.
Premessa. A Foggia e in Provincia, la presenza degli immigrati è in aumento: dagli ultimi rilevati dal Dossier Caritas si registra un aumento delle presenze di immigrati: si stima che in Provincia di Foggia siano presenti circa 19. 000 cittadini stranieri, che rappresentano il 2,5% sul totale della popolazione, percentuale questa che a livello regionale rappresenta il dato più alto.
Si tratta di un fenomeno ancora difficile da leggere e spesso complesso per le sue caratteristiche, dinamiche e processi.
Accanto agli immigrati residenti, molti ancora sono quelli stagionali anche se l’aumento della presenza di donne (46,7%) e dei minori (19,00%) nelle scuole evidenziano che si tratta di un fenomeno più stabile.
Tutti i comuni della Provincia sono interessati dalla presenza di immigrati. Foggia costituisce il polo di maggiore attrazione, seguita da altre città quali San Severo, Manfredonia, Cerignola, mentre altre località quali per esempio Torremaggiore, Stornara, Trinitapoli, Stornarella, diventano poli di attrazione per l’immigrati impegnati nel lavoro stagionale, facendo emergere spesso ancora bisogni di accoglienza, di assistenza, situazioni di estrema precarietà.
Accanto alla presenza visibile, molti sono i cittadini stranieri “invisibili” che vivono nelle campagne , occupando vecchi casolari e “sopravvivendo” alla giornata di lavori in nero nelle campagne.
Il periodo estivo vede ancora l’aumento della presenza di immigrati nelle campagne del Tavoliere: alla presenza stabile si aggiungo quanti, dalle regioni del centro nord, approfittano per poter cercare occupazione in agricoltura.
E’ proprio nel periodo estivo che i servizi spesso retti anche dal volontariato hanno bisogno di un sostegno. L’accoglienza non può andare in ferie e può diventare un laboratorio interessante di educazione alla cittadinanza attiva.
“Io ci sto” è un campo di lavoro che nasce come servizio di supporto alle attività rivolte agli immigrati e ai più poveri. Dallo scorso anno, il campo di lavoro prevede un servizio nei ghetti delle campagne di capitanata, con giovani dai 20 anni in poi, che decidono di trascorre insieme un’esperienza di volontariato, di incontro, di condivisione e di servizio in modo particolare con persone svantaggiate e in contatto con la realtà migratoria della Capitanata (provincia di Foggia).
Io ci sto è una rivoluzione positiva che rimette al centro l’uomo educando ad una cittadinanza attiva.
Finalità
Far scoprire ai giovani la naturale diversità dell’uomo fin dalla sua creazione, in una società sempre più multiculturale, per una relazione interculturale che rispetti l’altro per la sua ricchezza unica ed irrepetibile.
Offrire ai migranti stagionali un’occasione di incontro con giovani italiani e con le istituzioni per una visione più positiva e costruttiva.
Obiettivi
favorire la partecipazione e la sensibilizzazione di giovani ai temi dell’immigrazione
Incentivare il loro protagonismo e la crescita di senso di responsabilità di fronte a fenomeni complessi quali quello dell’immigrazione.
Attivare un servizio di alfabetizzazione, orientamento e informazione presso i luoghi di maggiore aggregazione dei migranti
Favorire il consolidamento con la rete territoriale di organizzazioni e istituzioni operanti nel settore.
Date: Dal 24 luglio al 4 settembre 2011
Info:
http://www.scaym.org/siponto/
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